Saturday, June 13, 2009

Aeropuertos

Vorrei vivere in Baghdad.
Giocare al calcio con i bambini marroni, tra le bombe e la sabbia, ridere con loro della mia gioia turista. Saltare circondato dalle scarpe e bazar, potere anche fare la rana come i mussulmani, con un sorriso sbozzato che solo Lei si può immaginare.

Tutto bello, la in Baghdad.
Il bagliore della città sotto il circo di pescecani, con quelle scimitarre opache, affondate nei cuori sconcertati della plebe. Ma guarda che io faccio il travestito se e necessario, solo per vivere immerso nel mezzo dell’oriente, insieme a quelle toghe tanto eleganti che ora mi scappano il nome. Potere nuotare sotto le pozzanghere, che nel fondo sono solo blu, per scrivere tutta notte temerose e pretenziose poesie sul bello del fango, come lo farei diventare la mia unica dieta.

Mi piacerebbe non parlare più; dare la voce a cambio di godermi per quarant'anni la abbagliante nostalgia delle mille e una notti che non potrò mai scrivere.

Non fatemi pregargli ancora, onorevole signorina, la mia devozione e per le statue decapitate. Datemi il biglietto, e lasciatemi morire tra le piante, lontano da tutto quello che ho paura di amare troppo. Scambierei l’anima senza pensarlo, solo per dargli un bacio di addio a questa città troppo normale.
Really? Grazie, grazie mille.

Buona notte, occidente.

1 comments:

Kaden said...

Comme-ci comme-ça

Mamagüebez ponez le vaineu in du spanioL.